“Pensavo di provare il co-design.
Ma ha un costo. Siamo sicuri che ne valga la pena?”
Ieri Mauro mi ha chiamato per rivolgermi questa domanda.
Sa che io lo pratico abitualmente, ma fino ad ora non mi aveva mai chiesto informazioni in merito.
Sentendo parlare dei risultati che ho ottenuto nel tempo, alla fine Mauro si è un po’ incuriosito.
Come Mauro, se anche tu non conosci bene il co-design, potresti avere dubbi di questo tipo.
Si tratta, in effetti, di un servizio professionale e, come tale, anche il co-design ha un suo costo.
Se non lo hai ancora provato e sei poco convinto di affrontare questa spesa extra, per prima cosa dovrai chiederti:
“Quali sono i miei problemi e come posso risolverli con il co-design?
Quali vantaggi otterrò applicandolo?”
Quello che posso dirti io, a fronte della mia esperienza, è che il co-design è un vero e proprio investimento che fai per la tua azienda.
Se sei frenato dal costo iniziale, probabilmente non hai ben compreso tutti i benefici che puoi ottenere in una fase cruciale e così importante per il tuo progetto.
Un servizio di co-design, fatto come si deve, ti porta a recuperare presto il tuo investimento. Perché ti risparmia così tanti problemi, lungo il percorso, da farti guadagnare in termini di tempo, denaro…e serenità mentale.
Ovviamente il co-design “costa” perché deve essere strutturato come parte integrante del processo.
Non bastano due dritte gratuite in fase di preventivo per farti ottenere un qualche risultato.
È indispensabile l’interazione costante e l’ affiancamento “passo passo” delle figure coinvolte, per sviluppare man mano idee nuove e testare le proposte fin lì valutate.
Quindi se mi chiedi “Alberto, ma ne vale la pena…?”
Posso risponderti di sì.
Se il co-design è fatto bene e strutturato come si deve, allora ti conviene utilizzarlo.
Si tratta di investire un po’ di energie, tempo e risorse nella parte iniziale, per raccogliere poi subito i frutti di questo lavoro, fin dalle prime fasi di avvio del processo produttivo.
Per farti comprendere meglio cosa può fare per te questo metodo di collaborazione, ti riporto un elenco dei vantaggi che puoi ottenere aggiungendo il servizio di co-design al tuo processo di progettazione.
10 buoni motivi per cui dovresti scegliere il co-design
1 – Chiarezza di obiettivi.
Si lavora con obiettivi che sono stati definiti in comune accordo all’inizio del processo. Questo permette a tutte le figure coinvolte di migliorarsi per uno scopo condiviso.
2 – Non sarai uno spettatore, ma parte attiva del risultato.
Qualunque sia il tuo ruolo in azienda, non resterai insoddisfatto o poco convinto.
Avrai contribuito tu stesso alla realizzazione del prodotto finale, mettendo a frutto le tue conoscenze e al primo posto le tue necessità.
3 – Si lavora insieme fin dall’inizio.
Non c’è cosa peggiore di qualcuno che si mette a dire la sua, boicottando il lavoro fatto fino a quel momento.
Con il co-design la collaborazione tra le parti avviene da subito, in modo che le idee o le perplessità saltino fuori man mano che si va avanti con il progetto.
4 – Tutti contribuiscono alla pari.
Il parere di un cliente poco competente su alcune questioni tecniche non potrà prevaricare la professionalità di chi realizza il progetto e deve seguire la produzione.
Viceversa, non ci saranno imposizioni arroganti da parte di un progettista che lasceranno insoddisfatti i desideri del cliente.
Tutti i contributi personali hanno lo stesso peso nel processo.
Nessuna figura avrà più voce in capitolo dell’altra.
Il successo di un buon co-design è riuscire ad amalgamare le differenti opinioni, lasciando tutti contenti.
Ovviamente, raggiungere questo equilibrio non è un’impresa semplice.
Le tensioni e le discussioni sono all’ordine del giorno.
E lo dico per esperienza, perché in passato anche io mi sono ritrovato nel mezzo di litigi aziendali dove sembrava impossibile raggiungere un punto di incontro su alcune questioni.
Alla fine, ho trovato una soluzione per mettere d’accordo tutti e realizzare un co-design di altissimo livello.
Sto parlando di:
Il primo metodo scientifico creato apposta per il mondo della zama che ti permette di definire le linee guida di un progetto e ti risolve in anticipo ogni problema produttivo.
5 – Miglioramento continuo.
Il co-design è una sfida che ti porta ad esplorare nuove soluzioni e superare i confini, guidandoti alla ricerca di risultati migliori ed efficaci.
Se continui a lavorare da solo questa esplorazione risulta limitata, ma dal momento che decidi di interfacciarti con altri professionisti, avrai un’evoluzione continua.
6 – I problemi vengono affrontati e risolti quando si è ancora in tempo.
Il co-design è relazione di fiducia e rispetto.
Ma anche apertura e trasparenza.
Durante questa fase del processo, devi sentirti a tuo agio e libero di parlare con franchezza agli altri professionisti coinvolti.
Solo quando vengono risolti i dubbi di tutti, si può procede con lo step successivo.
In questo modo si evitano quelle incomprensioni che in un secondo momento possono sfociare in discussioni animate.
7 – Co-design è anche “comunicazione” efficace.
Perché avvenga uno scambio di informazioni utili e funzionali al progetto, è importante che tutti i partecipanti siano attivi in modo concreto e non presenti solo “di facciata”.
Proprio per questo, durante il co-design si utilizzano dei metodi di comunicazione capaci di migliorare la condivisione delle idee, ottenendo dei feedback specifici su ciascuna questione chiave del percorso.
8 – Completezza di processo.
Come dicevo, non bastano due dritte al volo per parlare di co-design.
Deve avvenire un coinvolgimento completo delle parti, che duri dall’inizio fino alla fine del percorso.
Lo scopo è riuscire a sviluppare in collaborazione le basi dell’intero processo, parlando non solo di progettazione, ma anche pianificazione delle fasi e valutazione generale del risultato.
9 – Uno stile di vita aziendale.
Il co-design è anche questo.
Non si tratta di un metodo di lavoro che puoi improvvisare ed applicare dall’oggi al domani. Al contrario di quanto potrebbe farti pensare qualche fornitore improvvisato.
Pensa che io ho introdotto il co-design in azienda oltre 20 anni fa.
E anche se sono sempre stato supportato dal mio staff di collaboratori qualificati, ci è voluto diverso tempo, molti soldi, anni di studio e tanti sacrifici, per riuscire a svilupparlo al meglio.
Oggi, dopo tutta questa mole di lavoro, possiamo raccogliere gli abbondanti frutti.
Infatti il processo di co-design che abbiamo messo in piedi garantisce alla mia azienda risultati eccellenti, ottime performance di produzione e clienti sempre più soddisfatti.
Però si tratta di un processo interattivo che si sviluppa in modo graduale.
È solo dopo averlo perfezionato nel tempo, che uno staff si può occupare del co-design nella maniera corretta.
I partecipanti coinvolti possono esplorare, commettere degli errori, imparare da questi ed utilizzare ogni nuova esperienza per progettare progressivamente servizi migliori e fornire nel tempo risultati sempre più performanti.
10 – Co-design è analisi.
Alla base non c’è solo la collaborazione, ma anche l’elaborazione dei dati, delle valutazioni, delle possibilità di sviluppo
Analisi che di solito è affidata all’esperienza umana e a qualche software di progettazione.
Anche qui, la tecnologia alla quale demandi il tuo progetto dev’essere affidabile, ma allo stesso tempo innovativa.
I processi obsoleti non possono portarti ad un miglioramento, né tanto meno ti possono garantire la massima competitività sul mercato.
È per questo che ho voluto realizzare un nuovo metodo di analisi senza precedenti:
un sistema capace di calcolare in modo scientifico le prestazioni del tuo progetto, per eliminare i problemi e massimizzare i risultati:
Un nuovo modo di fare co-design. Un’ evoluzione del tuo processo.
ZINCode elimina i dissapori e le tensioni tra le figure coinvolte in un progetto poiché definisce delle linee guida utili a sviluppare e migliorare il prodotto.