Chissà quante volte avresti voluto cambiare fornitore, senza mai trovare quello “giusto”.
Forse perché hai sempre rimandato la fase di ricerca…
O perché non hai avuto la “fortuna” di imbatterti in un vero professionista…
O solo per non rischiare di abbandonare la strada vecchia, senza sapere cosa ti riserverà il futuro…
Ricorda però che il tuo fornitore dev’essere il tuo migliore collaboratore.
Ma allora, quando è il momento migliore per trovare un partner di fiducia, assieme al quale far crescere la tua azienda?
Subito! Adesso!
Rimandare la scelta di un valido fornitore, significa rinviare la possibilità di potenziare il proprio business…
Di migliorare la propria carriera…
Di guadagnare di più…
Non è folle rimandare tutto questo?
Non a caso, la maggior parte degli imprenditori o responsabili di processo, si rivolgono a me all’inizio di un nuovo progetto.
Lo fanno perché sono rimasti scottati da collaborazioni precedenti e stanno cercando una soluzione al loro problema.
E, questa volta, prima di impegolarsi in un nuovo progetto con il solito fornitore combinaguai, decidono di fare il salto di qualità cercando una volta per tutte una persona di fiducia.
Ed è per questo che, anziché guardare la cifra finale del preventivo e basta, si interessano della tecnologia, dell’esperienza, della competenza e della professionalità del nuovo fornitore. E una volta scelto in base a questi criteri, difficilmente lo andranno a cambiare.
Altri invece, accorrono disperati alla ricerca del mio aiuto, quando si trovano nel bel mezzo della tempesta:
Alberto aiutami, non so come risolvere questo disastro…
Alberto c’è stato un danno pazzesco, devi fare qualcosa…
Alberto, sicuramente tu sai come tirarmi fuori…
Il copione poi è sempre lo stesso: io non riesco a dire di no, mi offro di cooperare, divento matto per riparare il danno che qualcun altro ha causato e, dopo un bel po’ di lavoro, alla fine risolviamo la cosa.
Conquisto così la fiducia di un nuovo cliente che, da quel momento in poi, si rivolge a me per qualsiasi progetto.
Anche se si arriva comunque al lieto fine, questo è un esempio di ciò che non si dovrebbe mai fare:
il momento peggiore per andare alla ricerca di un nuovo fornitore è proprio quello in cui ti trovi con l’acqua alla gola!
E ora ti spiego i motivi:
- Non sei lucido.
Hai l’ansia di trovare qualcuno che ti aiuti, e per questo rischi di affidarti alle promesse del primo produttore che sappia darti un po’ di speranza.
Ma se non hai la fortuna di incontrare quello giusto, non avrai di certo il lieto fine. - Il progetto ormai è avviato.
Cambiando i piani in corsa, non puoi far altro che sperare di salvare la situazione.
Non puoi certo pretendere di venir tirato fuori dai casini e allo stesso tempo poter realizzare il miglior prodotto in commercio.
Devi accontentarti di un risultato più scadente di quanto avresti potuto ottenere partendo con il piede giusto. - Non hai le risorse economiche sufficienti.
Per risolvere il danno potrebbero servirti delle risorse finanziare extra, rispetto a quelle che avevi inizialmente destinato al progetto.
Questo significa andare in rosso con il budget. - Ti devi arrabbiare con il fornitore precedente.
Se vuoi mollarlo a metà lavoro, vuol dire che la situazione è grave.
Lui non sarà contento, tu tanto meno, e la tua produzione subirà il danno maggiore.
Ma, allora, quando è meglio “darci un taglio” e cercare un nuovo produttore, se non sei soddisfatto dei risultati che hai ottenuto fino ad ora?
Il momento migliore per cambiare fornitore è prima di iniziare un nuovo progetto.
Il che può voler dire anche “subito”, se stai per partire con una produzione.
Questo aspetto è molto importante soprattutto se ti avvali del Co-design.
Il co-design prevede il coinvolgimento sia del cliente che del fornitore nel processo di progettazione, con lo scopo di unire le forze per migliorare il prodotto finale.
In questo modo si fondono le diverse esperienze, per portare un’innovazione sul pezzo ed un miglioramento dei risultati.
Capirai, quindi, anche tu che il tempismo in questa fase è TUTTO.
Se il progetto è già stato avviato e avrai preso ormai delle decisioni sbagliate con il vecchio fornitore, il tuo nuovo collaboratore non potrà fare miracoli e, raccogliendo i cocci, potrà solo aiutarti a risolvere eventuali problematiche.
Ma di sicuro, sarà per te difficile realizzare, a questo punto, il miglior componente in assoluto.
Il fornitore “giusto” ti farà ottenere un prodotto di altissimo livello.
Devi però dargli la possibilità di aiutarti con i suoi strumenti e le sue competenze, lasciando che ti affianchi a partire dalla progettazione fino alla fine del processo.
Ricorda che un fornitore non è un semplice esecutore del pezzo che ti serve!
Se è bravo, puoi affidare direttamente a lui la gestione del processo, dal momento che:
- Sa bene come perfezionare le fasi produttive, grazie alla sua esperienza e alle sue competenze.
- Può condividere con te la scelta degli obiettivi, dopo averli studiati in comune accordo e aver trovato la strada più vantaggiosa per ottenerli.
- Riesce a distribuire correttamente le risorse economiche da destinare ad ogni fase produttiva, per non rimanere mai con le casse vuote.
- Contribuisce a darti la serenità di aver affidato la tua produzione in ottime mani.
Se sei ancora alla ricerca di una figura con tutte queste caratteristiche, io posso aiutarti!
Lavoro da 30 anni nel mondo della zama, ma la mia conoscenza del settore ha radici molto più profonde, grazie alla figura di mio padre, attivo in azienda da più di 60 anni. Siamo quindi due generazioni di esperti, oltre ad una squadra tecnico-produttiva di professionisti specializzati nella progettazione, produzione e stampaggio della zama!
Io e il mio staff lavoriamo da sempre utilizzando il co-design.
Questo significa che non imponiamo le nostre idee, né tanto meno ci limitiamo a fornire un servizio standard “come pare a noi”.
Affianchiamo il cliente nella progettazione del pezzo, tenendo conto delle sue percezioni e conoscenze e, ovviamente, dei suoi obiettivi finali.
Questo perché abbiamo tutte le competenze per progettare o revisionare il disegno di un pezzo, con un occhio permanente sull’intera tecnologia di pressofusione.
In tal modo, riusciamo a migliorare il modello fin dai primi step, oltre ad implementare nuove strategie sempre più funzionali.
Per realizzare un buon co-design, abbiamo capito che sono fondamentali:
- Chiarezza d’obiettivo
Il risultato che si vuole ottenere dev’essere da subito identificato e deve diventare il fulcro dell’intero lavoro. - Inclusione di tutti i partecipanti fin dall’inizio
Proprio perché la condivisione di idee, conoscenze ed esperienze sono il punto forza del co-design, non ha senso cercare di coinvolgere i professionisti a lavoro avviato. - Completezza di processo
Ai fini di ottimizzare il risultato grazie al co-design, non ha senso lavorare con più figure suddivise a “comparti stagni”. Tutti devono poter partecipare e portare un contributo utile fin dalle primissime fasi di interazione.
Perché se l’idea di partenza non viene poi realizzata durante le procedure successive, o vengono apportate delle modifiche in corsa che rischiano di inficiare il risultato finale, allora la collaborazione viene a mancare.
Proprio per evitare queste pericolose interruzioni di progetto ed errori in corso d’opera, noi ti mettiamo a disposizione il primo e unico metodo scientifico che permette di analizzare e risolvere oltre al 97% delle problematiche di processo, prima ancora di avviare la produzione del tuo componente.
Sto parlando di:
ZINCode
uno strumento di analisi sistematica, che ha avuto origine da anni di studi, sacrifici, investimenti e prove tecniche sul campo.
ZINCode è stato creato da me, e quindi NON lo troverai altrove.
L’approccio con ZINCode risulta, però, efficace solo se applicato all’inizio di una nuova produzione o, al limite, durante il rifacimento di uno stampo.